Nel Medioevo quando ancora l’antenato del vermouth si chiamava “vino ippocratico”, la scoperta di nuovi mondi significava anche vedere sbarcare nei porti della Penisola nuove essenze: botaniche fino all’ora sconosciute che sarebbero poi andate a macerare e ampliare la gamma aromatica del farmaco che poco a poco diventava anche piacevole bevanda da sorseggiare nelle più svariate occasioni.
Così come oggi, un calice di Vermouth di Torino Rosso Superiore della Cantina Produttori Erbaluce di Caluso riporta con i suoi profumi e sapori alle spezie provenienti, ancora oggi, da lontane contrade. Sentori esotici, droghe coloniali si diceva una volta, che nascono dall’amalgama delle uve rosse canavesane e di una miriade di specie vegetali che con i sensi e il pensiero ci portano alla scoperta di territori così lontani fisicamente ma così vicini idealmente. Da Caluso ai più remoti angoli della terra, accompagnati dagli effluvi del vermouth, con il calice che diventa ideale trait d’union tra terre che si completano e armonizzano.

Vista: colore luminoso con dominate rosso aranciata
Naso: un’esplosione di sentori farmaceutici con base di assenzio e dominanza di spezie quali cardamomo, incenso e vaniglia.
Bocca: dolce quanto basta, caldo, avvolgente.